Fiat, non solo auto: ecco la moto più “stilosa” di sempre, e i giapponesi muti!

Moto da sogno Fiat

Fiat non significa solo Panda e 500 ma anche moto, anzi, una moto a dir poco unica da fare invidia ai più famosi marchi del Pianeta.

FIAT, un nome che evoca immagini di automobili iconiche e una lunga storia nel settore dei motori, ha avuto un breve ma affascinante incontro con il mondo delle due ruote grazie alla creazione della FIAT Moto Major. Questo prototipo di motocicletta, nato dalla mente dell’ingegnere Salvatore Maiorca, rappresenta uno di quei momenti in cui la FIAT ha osato spingersi oltre i confini delle quattro ruote, offrendo al mondo una moto che, se fosse entrata in produzione, avrebbe potuto ridefinire il panorama motociclistico del suo tempo.

La nascita della Fiat Moto Major

La storia della FIAT Moto Major inizia nel 1948, un periodo in cui l’Italia stava vivendo una grande rinascita industriale e l’innovazione tecnologica era al centro dell’attenzione. In questo contesto, la FIAT decise di esplorare nuove strade e affidò a Salvatore Maiorca il compito di progettare una moto che potesse rivoluzionare il settore. Il progetto si concretizzò nella Moto Major, un prototipo che fu presentato al Salone di Milano dello stesso anno e che riuscì immediatamente a catturare l’attenzione di pubblico e critica.

Esteticamente, la FIAT Moto Major si distingueva per un design audace e futuristico, caratterizzato da una carenatura aerodinamica che nascondeva abilmente le sue componenti meccaniche. Questo non solo migliorava l’efficienza aerodinamica, ma conferiva alla moto un aspetto elegante e all’avanguardia. Una delle peculiarità più sorprendenti era il sistema di sospensione elastica delle ruote, un’innovazione ispirata all’industria aeronautica. Questo sistema prevedeva l’uso di dodici piccoli ammortizzatori che collegavano i cerchi ai mozzi, garantendo una maggiore stabilità e comfort di guida.

Fiat Moto Major la storia
Fiat Moto Major, una storia da raccontare (Fergia.it) – Foto da Instagram @gregatbenzinaworld

Il cuore della Moto Major era un motore monocilindrico da 14CV, raffreddato tramite un sistema a ventola, che offriva prestazioni notevoli per l’epoca. Con un peso di soli 150 chili, la moto era in grado di raggiungere velocità significative grazie anche al cambio a quattro velocità. La combinazione di queste caratteristiche tecniche avanzate rendeva la Moto Major un vero gioiello ingegneristico, capace di competere con i più noti produttori di motociclette italiane come Piaggio e Ducati.

Un sogno mai realizzato

Nonostante l’entusiasmo e l’interesse suscitati dalla FIAT Moto Major, il progetto non vide mai la produzione di massa. Le ragioni di questa mancata realizzazione sono attribuibili a decisioni strategiche aziendali, probabilmente influenzate dalla già forte presenza di altri marchi italiani nel mercato delle due ruote. Questo ha relegato la Moto Major a un ruolo di unicorno nel mondo motociclistico, una rarità che ha continuato a suscitare curiosità e ammirazione nel corso degli anni.

Nel 2018, la FIAT Moto Major è tornata sotto i riflettori grazie alla sua partecipazione al Concorso d’Eleganza Villa d’Este, dove ha conquistato nuovamente l’attenzione di appassionati e critici. Successivamente, è stata esposta in una mostra di prototipi organizzata dal Museo Nazionale della Voiture, sottolineando come, nonostante il passare del tempo, questa moto continui a rappresentare un esempio di innovazione e stile.

La FIAT Moto Major rimane, quindi, un simbolo di ciò che avrebbe potuto essere una nuova era per la FIAT nel settore delle motociclette. Una testimonianza di come l’azienda, pur non avendo mai intrapreso seriamente il percorso delle due ruote, abbia comunque lasciato un segno indelebile nella storia del motociclismo. Questo prototipo, con la sua miscela unica di design all’avanguardia e soluzioni tecniche innovative, continua a ispirare e affascinare, incarnando lo spirito pionieristico e la creatività che hanno sempre contraddistinto il marchio FIAT.

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