Aumenti dei prezzi delle auto e contromisure economiche nel 2025: fattori e possibili scenari

Nel 2025, il mercato automobilistico potrebbe essere severamente impattato dalla recente politica dei dazi dell’amministrazione Trump e dalle eventuali contromisure da parte dei Paesi coinvolti. Secondo quanto riferito da Federcarrozzieri, i prezzi delle auto nuove potrebbero subire un incremento compreso tra 2.500 e 3.000 euro, creando preoccupazioni tra i consumatori italiani. Il Codacons evidenzia ulteriormente che l’adozione di contro-dazi da parte dell’Unione Europea mirati a contrastare le politiche americane potrebbe tradursi in un aumento generalizzato dei prezzi per i beni di consumo, con conseguenze dirette sulla spesa delle famiglie.

Impatti dei dazi sull’industria automobilistica

Le recenti misure tariffarie imposte dagli Stati Uniti sono state sospese, ma le conseguenze restano in discussione. Federcarrozzieri avverte che la situazione è delicata e potrebbe dare vita a un effetto domino nell’intero settore automobilistico. Le case automobilistiche di tutto il mondo, come Volkswagen, Audi, BMW, Stellantis, Honda e molti altri, potrebbero registrare mancati profitti e perdite significative. Questa considerazione è legata al fatto che numerosi marchi producono veicoli sia negli Stati Uniti che nel Messico, dove ogni anno vengono fabbricate circa 3,5 milioni di auto destinate anche ai mercati americani. Di conseguenza, una flessione degli utili compresa tra il -5% e il -15% è un’ipotesi sempre più concreta, considerando l’entità delle vendite annuali.

Un’analisi dell’economia tedesca

In questo scenario si inserisce anche la crisi dell’economia tedesca, come messo in evidenza dall’analisi della Cgia di Mestre. Questa situazione ha già mostrato segnali di forte fragilità e potrebbe aggravarsi ulteriormente, portando allo sviluppo di conseguenze economiche negative di grande entità. La Germania, storicamente rincorsa da un notevole surplus commerciale, si trova a fronteggiare uno scenario di incertezze crescenti che potrebbero riflettersi sui mercati esteri, compresi quelli italiani.

Le preoccupazioni del Codacons

L’associazione di consumatori Codacons ha espresso preoccupazione riguardo alle possibili ripercussioni sulle tasche dei cittadini italiani in seguito all’implementazione di contro-dazi da parte dell’Unione Europea. Le importazioni dall’America ammontano annualmente a circa 25,2 miliardi di euro e una eventuale risposta taritaria da Bruxelles potrebbe comportare una serie di rincari che ricadrebbero inesorabilmente sui consumatori.

Settori a rischio

Ci sono vari settori che potrebbero essere pesantemente colpiti. Fra questi, i prodotti agricoli, alimentari e bevande, per un valore di quasi 1,4 miliardi di euro, così come i computer e i prodotti elettronici, il cui valore si attesta a 1,41 miliardi. Anche il settore farmaceutico presenta una forte incidenza, con un import che raggiunge i 4,3 miliardi di euro. Ulteriori categorie a rischio includono gli elettrodomestici, che pesano per mezzo miliardo di euro, insieme ai prodotti in carta e tessuto, il cui valore è stimato a circa 350 milioni di euro.

Scenari futuri e preoccupazioni economiche

Alla luce delle previsioni economiche e delle possibili misure tariffarie, il panorama economico si presenta complesso e incerto. Le preoccupazioni espresse da Federcarrozzieri e Codacons pongono in evidenza come la frustrazione e l’ansia dei consumatori possano aumentare a causa di incrementi dei prezzi e delle difficoltà economiche emergenti. Senza ombra di dubbio, le politiche commerciali fra Stati Uniti e Unione Europea saranno costantemente monitorate per comprendere l’effettiva direzione che il mercato prenderà nei mesi a venire.

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