Sanzione record di 35mila euro per un autotrasportatore in provincia di Ferrara, la motivazione è di quelle sbalorditive.
Colto mentre guidava per 237 ore oltre il limite legale. Durante un controllo a Tresignana, è emerso un buco di 13.554 chilometri senza la carta tachigrafica. Un recente caso di eccesso di guida ha suscitato grande attenzione in provincia di Ferrara, dove un autotrasportatore è stato multato per un importo straordinario di 35mila euro.
L’episodio è avvenuto a Tresignana, un comune tranquillo di circa 7mila abitanti, situato a una ventina di chilometri dal centro di Ferrara. Qui, gli agenti della Polizia Locale di Terre e Fiumi hanno effettuato un controllo che ha rivelato violazioni gravi delle normative europee sul tempo di guida e di riposo dei conducenti.
Il controllo e le violazioni: la sanzione record
Il camionista, originario della Campania, trasportava frutta e verdura per conto di una ditta del sud Italia. Durante l’ispezione, gli agenti hanno analizzato i dati del cronotachigrafo digitale, strumento essenziale per monitorare le ore di guida e di riposo. È emerso che l’autista aveva superato di ben 237 ore il limite consentito dalla legge, un’infrazione gravissima che mette a rischio non solo la sua sicurezza, ma anche quella degli altri utenti della strada.
In particolare, nei 56 giorni precedenti al controllo, il camionista aveva percorso 13.554 chilometri senza utilizzare la carta tachigrafica personale, necessaria per registrare le ore di guida. Questo significa che ha guidato per una media di circa 242 chilometri al giorno senza alcun tracciamento ufficiale, un comportamento inaccettabile che contrasta con le normative vigenti.

La legge europea stabilisce che un autista non può superare le nove ore di guida giornaliere, estendibili a dieci solo per un massimo di due volte a settimana. Tuttavia, nel caso in esame, il camionista ha condotto il veicolo per un totale di almeno tredici ore al giorno, un dato allarmante che evidenzia una gestione del tempo di guida estremamente irresponsabile. I controlli hanno permesso di ricostruire anche i movimenti non registrati, rivelando il rischio a cui l’autista si esponeva quotidianamente.
Conseguenze e messaggi di deterrenza
La sanzione di 35mila euro, una delle più alte mai elevate per questo tipo di infrazione, non è stata solo una misura punitiva, ma rappresenta un forte messaggio di deterrenza. La Polizia Locale di Terre e Fiumi ha sottolineato l’importanza di rispettare le norme riguardanti il tempo di guida e di riposo, evidenziando che tali violazioni possono avere conseguenze disastrose. Gli incidenti stradali legati a stanchezza e sovraccarico di lavoro sono tra le cause principali di sinistri mortali, e l’osservanza delle regole è cruciale per prevenire tragedie.
Questo episodio ha riacceso il dibattito sull’eccesso di guida e sulle condizioni di lavoro degli autotrasportatori in Italia. La pressione economica e le scadenze serrate costringono spesso i conducenti a operare oltre i limiti di legge, mettendo a rischio la loro sicurezza e quella degli altri. È fondamentale che le aziende di trasporto e i lavoratori comprendano l’importanza di rispettare le normative vigenti, non solo per evitare sanzioni severe, ma soprattutto per tutelare la vita di tutti coloro che viaggiano sulle strade.
Le autorità competenti devono continuare a monitorare e controllare il settore, per garantire che le leggi siano rispettate e per proteggere la sicurezza stradale. Solo così sarà possibile garantire un futuro più sicuro per tutti.